Nuova Riveduta:

Isaia 53:9

Gli avevano assegnato la sepoltura fra gli empi,
ma nella sua morte, egli è stato con il ricco,
perché non aveva commesso violenze
né c'era stato inganno nella sua bocca.

C.E.I.:

Isaia 53:9

Gli si diede sepoltura con gli empi,
con il ricco fu il suo tumulo,
sebbene non avesse commesso violenza
né vi fosse inganno nella sua bocca.

Nuova Diodati:

Isaia 53:9

Gli avevano assegnato la sepoltura con gli empi, ma alla sua morte fu posto col ricco, perché non aveva commesso alcuna violenza e non c'era stato alcun inganno nella sua bocca.

Riveduta 2020:

Isaia 53:9

Gli avevano assegnato la sepoltura fra gli empi, ma, nella sua morte, egli è stato con il ricco, perché non aveva commesso violenze né c'era stato inganno nella sua bocca.

La Parola è Vita:

Isaia 53:9

Non ci sono versetti che hanno questo riferimento.

La Parola è Vita
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Riveduta:

Isaia 53:9

Gli avevano assegnata la sepoltura fra gli empi, ma nella sua morte, egli è stato col ricco, perché non aveva commesso violenze né v'era stata frode nella sua bocca.

Ricciotti:

Isaia 53:9

Coi malfattori gli è destinata sepoltura e con un ricco che provveda per la sua morte; perchè egli non ha commesso iniquità, nè inganno vi fu mai nella sua bocca.

Tintori:

Isaia 53:9

Metterà gli empi alla sua sepoltura e un ricco alla sua morte; perchè egli non ha commesso iniquità, nè ebbe mai la frode sulla sua bocca.

Martini:

Isaia 53:9

E alla sepoltura di lui concederà (Dio) gli empj, e l'uom facoltoso alla morte di lui; perchè egli non ha commessa iniquità, e fraude nella sua bocca non fu.

Diodati:

Isaia 53:9

Or la sua sepoltura era stata ordinata co' malfattori; ma egli è stato col ricco nella sua morte, la quale egli ha sofferta, senza ch'egli avesse commessa alcuna violenza, e che vi fosse alcuna frode nella sua bocca.

Commentario abbreviato:

Isaia 53:9

4 Versetti 4-9

In questi versetti c'è un resoconto delle sofferenze di Cristo; anche il disegno delle sue sofferenze. Il Signore Gesù ha sofferto per i nostri peccati e al nostro posto. Tutti abbiamo peccato e siamo venuti meno alla gloria di Dio. I peccatori hanno il loro amato peccato, la loro strada malvagia, alla quale sono affezionati. I nostri peccati meritano tutte le pene e i dolori, anche i più gravi. Siamo salvati dalla rovina, a cui siamo esposti a causa del peccato, quando i nostri peccati sono stati depositati su Cristo. Questa espiazione doveva essere fatta per i nostri peccati. E questa è l'unica via di salvezza. I nostri peccati sono stati le spine nel capo di Cristo, i chiodi nelle sue mani e nei suoi piedi, la lancia nel suo fianco. Egli è stato consegnato alla morte per le nostre colpe. Con le sue sofferenze ci ha acquistato lo Spirito e la grazia di Dio, per mortificare le nostre corruzioni, che sono le malattie delle nostre anime. Possiamo ben sopportare le nostre sofferenze più leggere, se Egli ci ha insegnato a considerare ogni cosa come una perdita per Lui e ad amare Colui che ci ha amati per primo.

Riferimenti incrociati:

Isaia 53:9

Mat 27:57-60; Mar 15:43-46; Lu 23:50-53; Giov 19:38-42; 1Co 15:4
2Co 5:21; Eb 4:15; 7:26; 1P 2:22; 1G 3:5

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